DIFESA SUOLO EDILIZIA VINCOLI- INTERPELLO 𝗔𝗠𝗕𝗜𝗘𝗡𝗧𝗔𝗟𝗘 𝗠𝗔𝗦𝗘 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗿𝘁𝘁. 𝟲𝟯, 𝟲𝟰 𝗲 𝟲𝟱 𝗱.𝗹𝗴𝘀. 𝗻. 𝟭𝟱𝟮/𝟮𝟬𝟬𝟲, in materia 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗯𝗮𝗰𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗼𝗹𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗶𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘀𝗮𝗻𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗮𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁. 𝟯𝟲 𝘁.𝘂. 𝗲𝗱𝗶𝗹𝗶𝘇𝗶𝗮.
Con riscontro ad interpello il Ministero risponde ai quesiti relativi alla valenza del PGRA Piano di gestione del rischio di alluvioni, e in particolar modo delle NTA (Norme Tecniche di Attuazione), quali misure di salvaguardia ai sensi dell’art. 65, comma 7, T.U. ambiente e pertanto immediatamente vincolanti, al fine della valutazione della cosiddetta “doppia conformità” urbanistico-edilizia necessaria per la sanabilità di un eventuale abuso edilizio.
𝗟𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗚𝗥𝗔 – così come quelle del PAI, anch’esso stralcio del piano di bacino ai sensi degli artt. 67, comma 1, e 65, comma 8, T.U. ambiente – “𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗮𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗺𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗼𝗹𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲𝗱 𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗶, 𝗻𝗼𝗻𝗰𝗵𝗲́ 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗶, ove trattasi di prescrizioni dichiarate di tale efficacia dallo stesso Piano», 𝗽𝗲𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗼𝘀𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝗶𝗻 𝘀𝗲𝗱𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝘀𝗮𝗻𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 ex art. 36, comma 1, T.U. edilizia, 𝗰𝗼𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗮𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝘂𝗴𝗹𝗶 𝘀𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘂𝗿𝗯𝗮𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼-𝗲𝗱𝗶𝗹𝗶𝘇𝗶 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗮𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮𝘁𝗶 pertanto devono essere osservate dalle competenti autorità in sede di rilascio del permesso in sanatoria , con prevalenza sugli strumenti urbanistico-edilizi già adottati.”